Prigionieri – Verso il processo contro Gianluca e Adriano

da rete-evasioni

Dall’ottobre del 2013 Gianluca e Adriano sono costretti in carcere nelle sezioni di Alta Sicurezza 2 e rispettivamente ristretti ad Alessandria e Ferrara.

Il prossimo 26 marzo si terrà la prima udienza.

Incarcerati con le abusate accuse di associazione con finalità terroristiche o di eversione dell’ordine democratico, a cui si aggiungono quelle di incendio, furto aggravato in concorso, deturpamento e danneggiamento di cose altrui. Tredici azioni realizzate nel territorio dei Castelli Romani contro banche, una pellicceria, sedi distaccate di ENI ed ENEL e contro la discarica di Albano.
Il reato di 270bis oltre a prevedere l’arresto in carcere come unica ratio e a determinare le condizioni detentive di isolamento previste dai circuiti AS2, legittima le infamanti campagne mediatiche volte al descrivere gli indagati come “terroristi”.
Come sempre i prezzolati della menzogna si prodigano nel nascondere ciò che potrebbe essere evidente ai lettori se ci si fermasse a riflettere sulle responsabilità che gli obiettivi di certe azioni hanno nella devastazione, saccheggio e genocidio di interi territori e popolazioni. Da quelli più lontani a quelli a noi più vicini.
Non c’è banca che non abbia responsabilità sulle condizioni della attuale crisi senza parlare di quelle compromesse con il progetto dell’Alta Velocità.
L’ENEL con i suoi progetti di riabilitazione delle centrali nucleari di terza generazione.
L’ENI con la devastazione di territori come la Nigeria e la morte violenta o lenta, ma comunque scientificamente procurata, di intere generazioni che lì hanno la sfortuna di essere nati.
Le discariche sulle quali, da sempre, cinici imprenditori di cumuli di veleni ne fanno copiosi profitti, lasciando a noi respirare fumi tossici che ammalano quando non uccidono.
A Gianluca e Adriano ribadiamo quello che abbiamo sempre detto: noi sappiamo chi sono i veri e unici responsabili di azioni e politiche terroriste.
Siamo solidali con chiunque si batta per fermare lo sprezzante progetto di guerra messo in atto contro gli sfruttati e le sfruttate di tutto il mondo.
Siamo solidali con chi è privato della propria libertà e dei codici penali, dei tribunali ne faremmo volentieri discariche!

Gianluca e Adriano, tutte e tutti fuori dalle galere!


per scrivere ai compagni:

Gianluca Iacovacci
Via Casale 50/A
15122 San Michele (AL)

Adriano Antonacci
CC di Ferrara
Via Arginone 327
44122 Ferrara

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