Comunicato-Appello di Paola, compagna Francesco “Gimmy” Puglisi

Riceviamo e diffondiamo:

Ciao, sono Paola la ragazza di Gimmy, Francesco Puglisi, arrestato da poco a Barcellona per i fatti del G8 di Genova e volevo comunicare un fatto importante.
Innanzitutto ho visto il vostro articolo su Gimmy e, come normale e bene che fate, ne state parlando. Volevo aggiungere che in questi giorni Gimmy riesce a chiamarmi per pochi minuti dal carcere di Madrid e mi ha comunicato che sta in condizioni difficilissime, dove vive malissimo la situazione perché é stato inserito in una sezione antiterrorismo in isolamento totale, sezione con quelli di AlQaida e Eta. Mi comunica che sta malissimo ed é depresso che fa fatica a mangiare, in poche parole sta molto male.
Mi ha detto che la mia presenza é l’unica cosa che lo faccia stare meglio o comunque sono l’unico appiglio positivo in tutta questa situazione.
Mi ha detto che sabato 22 giugno posso andare a trovarlo, me lo farebbero vedere, ma il problema qui é economico poiché gli unici treni che fanno tratta Barcellona/Madrid sono treni di lusso, molto cari mi hanno parlato conoscenti che andata e ritorno verrebbe a costare all incirca un 150 euro. Io non posso permettermi questa spesa perché ho la pensione di invalidità che é di 280 euro ma li ho dati tutti il primo di giugno per pagare la stanza (quando all’epoca c’era pure Gimmi con me).
Chiedo disperatamente aiuto a tutti per farmi avere questi soldi sia perché voglio vederlo ma non tanto per me ma quanto per la situazione precaria e delicata fisica e psichica che vive Gimmy dove per aiutarlo veramente bisogna che vada a fare questo colloquio per sollevarlo di morale per quanto possa aiutarlo la mia visita che sicuramente per lui é fondamentale e vitale.
Ci sarebbe l’opzione bus che é economica ma purtroppo é da scartare a priori perché sono 8 ore di viaggio da fare la notte e avendo dei “ferri”, sostegni chirurgici alla colonna vertebrale, non posso dormire in posizioni scomode sull’autobus, non me lo posso permettere, anche perché ad aggravare la situazione ci sarebbe il fatto che dopo questo viaggio di andata e dopo il colloquio, dovrei rifarmi questa odissea la stessa notte oppure dormire in un albergo per riprendermi dal viaggio ma anche quello ha dei costi e quindi siamo punto d’accapo. In poche parole fisicamente non posso permettermelo.
Quindi vi lascio sia il conto bancario dove versare i soldi che arriveranno direttamente a Gimmy, sia la mia carta di credito Postepay dove versare i soldi che serviranno per fare il biglietto del treno.

per il mio viaggio, Paola:

codice carta Postepay:
4023 6005 9058 7608
codice fiscale:
FRLPLA82L69i754O l’ultima cifra è una lettera
(nome e cognome) intestata a:
Paola Ferla

Grazie infinite in ogni caso, saluti, Paola.

aggiungiamo che sarebbe meglio inviare i soldi a paola entro giorno 19 per far si che possa assicurarsi un posto sul treno.
speriamo che gimmi possa intanto vedere paola e che il nostro sostegno gli arrivi con calore! abbattiamo queste galere! scriviamogli e non facciamolo sentire solo.

FUORI TUTTI DALLE GALERE!

per scrivergli:
Francesco Puglisi
MADRID V (Soto del Real)
Centro Penitenciario
Carretera Comarcal 611
28791 Soto del Real (Madrid)

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Fascismo e Liberazione Animale – Sulla morte di Clément

da liberazione animale genova

Mercoledì 5 di giugno nei pressi della stazione di Paris St.Lazare, a Parigi, il compagno antifascista diciottenne Clément Méric veniva attaccato da tre neonazi facenti parte del gruppo di estrema destra JNR (Jeunesses nationalistes révolutionnaires).
Dopo poche ore Clément moriva nell’ospedale di Salpêtrière a causa di un trauma cranico procurato dalla caduta contro un palo di ferro dopo essere stato brutalmente pestato con un tirapugni. Mentre i suoi amici tentavano a loro volta di difendersi, alcuni dei nazi hanno continuato ad infierire sul corpo di Clément ormai incosciente a terra.

Clément è l’ultimo di una lunga lista di persone morte per mano fascista negli ultimi anni, e questo omicidio avviene in un contesto, quello francese, dove di recente numerosi attacchi di stampo razzista e omo/transfobico (registratisi non solo a Parigi, ma anche a Lione, a Tolosa ed a Poitiers) hanno contribuito a porre in evidenza una crescente volontà da parte di gruppi fascisti/nazionalisti di riorganizzarsi sfruttando una latente tendenza sociale all’odio verso il diverso, riaffermatasi in occasione delle recenti mobilitazioni contro il matrimonio omosessuale, che hanno portato in piazza centinaia di migliaia di persone.

Mentre Clément è morto nel silenzio, il fascista che lo ha attaccato ed ucciso viene esaltato come un martire: su Facebook è nata una pagina di supporto che conta oltre 7.000 ‘seguaci’ che crescono ora dopo ora. L’immagine utilizzata per questo profilo ritrae il fascista durante la marcia nazionale contro le pellicce a Parigi l’anno scorso, sotto la quale i ‘camerati’ che si occupano del supporto si preoccupano di precisare che Esteban, questo il nome della feccia, è ben distante dall’essere un violento skinhead ed anzi è sinceramente coinvolto nella lotta a difesa degli animali.
Qui la pagina di supporto per il fascista Esteban : https://www.facebook.com/SoutenonsEstebanOfficiel

Anche Clément lottava per gli animali, era vegano ed attivo nel movimento antispecista francese.

Parte del movimento di liberazione animale sta cercando da tempo di richiamare l’attenzione sul problema assolutamente prioritario delle infiltrazioni fasciste all’interno dei movimenti ecologista ed antispecista, un tentativo troppo spesso caduto nel vuoto in quanto da parte di molte, troppe, altre realtà antispeciste il fattore è stato e continua ad essere sottovalutato, minimizzandone la gravità e di fatto supportando la tendenza alla trasversalità del movimento, favorendo il qualunquismo dilagante.

Pochi giorni prima dell’omicidio di Clément, durante una manifestazione contro un allevamento di visoni nel sud della Francia alcuni/e attivisti/e del collettivo ‘Panthères Enragées’ , dopo aver esposto striscioni antifascisti e contro la presenza della ‘Fondazione Brigitte Bardot’ alla manifestazione (B. Bardot, fondatrice dell’associazione, nota sostenitrice del ‘Fronte nazionale’ e condannata quattro volte per istigazione all’odio razziale ed omofobo), venivano attaccati da esponenti della fondazione stessa, qui il comunicato, in francese, dell’aggressione:
http://pantheresenragees.noblogs.org/post/2013/06/02/manifestation-a-emagny-et-presence-vegane-antifasciste/

A questa aggressione non è seguita alcuna reazione da parte del movimento francese.

Sebbene i due fatti non siano direttamente connessi, a nostro modo di vedere si iscrivono entrambi nel medesimo contesto: un movimento per la liberazione animale che in Francia, come in Italia, come in altri paesi, non riesce a riaffermare quei contenuti radicali, esplicitamente libertari ed anti autoritari, necessari a definirne l’identità;  e che nel tentativo di mobilitare un alto numero di persone predilige forme di comunicazione ed espressione semplici e superficiali, rendendo possibile per fascisti di ogni risma la mistificazione delle istanze portate avanti e l’infiltrazione attiva in campagne ed iniziative.

Questo testo nasce dal senso di rabbia ed impotenza davanti alla morte di un ragazzo, ma chi scrive spera possa essere uno spunto per comprendere, una volta per tutte, che ambiguità ed incertezza spianano la strada per questa feccia, che questo movimento, il nostro movimento,  o sarà in grado di reagire finalmente in modo compatto, deciso, chiaro o e condannato ad una lenta e miserabile fine; per capire che i fascisti uccidono, e coloro che ne difendono l’esistenza o la partecipazione in nome della ‘apoliticità’ del movimento non sono inconsapevoli, sono complici.

La nostra solidarietà ed i nostri pensieri vanno alle compagne ed i compagni di Clément.

Fuori i fascisti dalle strade e dai quartieri, dai cortei e dalle lotte.

Fuori i fascisti dal movimento di liberazione animale e della terra.

Liberazione animale Genova

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Op. Ardire – Scarcerati Alessandro e Giuseppe, Paola e Giulia libere dai domiciliari

riceviamo e diffondiamo:

Stamattina 12 giugno, Alessandro e Giuseppe sono stati rilasciati dal carcere di Ferrara, hanno l’obbligo di dimora rispettivamente a Montegabbione (TR) e Catania, le firme dalla polizia e l’avviso orale. Alessandro ha le firme due volte al giorno.

La scarcerazione è avvenuta in seguito al rifiuto da parte del giudice dei 6 mesi di proroga proposti dalla procura di Milano, che dall’ autunno del 2012 ha assunto la competenza dell’indagine.

In seguito al riconoscimento dell’incompetenza della procura di Perugia a procedere con l’iter giudiziario Alessandro e Giuseppe sono stati rilasciati, per loro due infatti è stata la procura di Perugia stessa a dichiararsi incompetente, per gli altri invece l’attribuzione di incompetenza è avvenuta per decreto di un giudice. Questa semplice differenza burocratica ha determinato che i termini della scarcerazione di Sergio, Elisa e Stefano decorrano dal momento in cui la procura di Miliano ha assunto la competenza dell’indagine.

Anche Paola e Giulia sono libere dai domiciliari e non hanno più restrizioni.

In attesa di ulteriori aggiornamenti.

Cassa di solidarietà Aracnide

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[Roma] Benefit cassa anarchica di solidarietà anticarceraria all’Ortoinsorto

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[Arezzo] Dritto Ar Core: cena e concerto benefit Op. Ardire

Dritto Ar Core: arezzo hardcore spegne la sua seconda candelina!

Serata benefit in solidarietà con i prigionieri dell’op. Ardire.

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[Grugliasco] Odore di speculazione: comunicato del Barocchio Squat

ODORE DI SPECULAZIONE
A tre mesi dall’ incendio che ha distrutto parte della cascina, la provincia si è presentata al Barocchio accompagnata da un perito assicurativo per valutare i danni di cui chiedere il rimborso. In questi mesi i lavori di ricostruzione non si sono fermati: abbiamo completamente ricostruito il tetto della sala concerti, una soletta sopra la cucina (che presto sarà un terrazzo), siamo tornati ad utilizzare la maggior parte degli spazi che erano inagibili ed abbiamo ricominciato ad usare il forno per la pizza.  Resta da ultimare il tetto della cappella al quale si sta già lavorando. Tutto questo è stato possibile grazie alla solidarietà di molte individualità e realtà di ogni tipo e di ogni parte d’Europa; sia nella partecipazione ai lavori che, per chi impossibilitato, in quella economica, organizzando iniziative e benefit.  Le istituzioni, devote al dio denaro, hanno sentito profumo di soldi e cercano di monetizzare qualcosa che non gli è mai appartenuto. Di quali soldi hanno il coraggio di parlare? Quali danni si arrogherebbero il diritto di avere subito? Ricordiamo che il Barocchio al momento dell’occupazione era praticamente sprovvisto di tetto ed oltre alla realizzazione di questo sono innumerevoli i lavori di struttura realizzati in questi vent’ anni che hanno impedito alla casa di crollare.
Non ci stupisce che la provincia, bisognosa di liquidi, vada a raschiare il fondo del barile chiedendo rimborsi  per lavori realizzati da altri. Alla provincia è già stato diplomaticamente ribadito che non abbiamo nessuna intenzione di legalizzarci né di intrattenere nessun rapporto con le istituzioni. La solidarietà è molto più forte di ogni speculazione, questa casa continuerà a vivere come ha sempre fatto lontana dal denaro e dai certificati di agibilità. Se così non dovesse essere la nostra rabbia sarà pronta a riversarsi sulle vostre scrivanie e nelle piazze della nostra città!
Anche in questi giorni di lavori siamo sempre stati solidali e complici con chi colpito da sgomberi e repressione.
Ad ogni sgombero 10 100 1000 occupazioni!

BAROCCHIO SQUAT 1992-2013
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Cile: Azione in memoria di Mauricio Morales [Video]

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=eGzSZ9vpwPc#!

Erano circa le 14:00 del 22 maggio, quando più di una dozzina  di compagni a volto coperto hanno deciso di compiere una azione diretta in memoria del nostro compagno Mauricio Morales (El Punky Mauri). Hanno preso l’incrocio di Av. Grecia e Doctor Johow, nelle vicinanze con l’Università del Cile, erigendo barricate e si sono appostati per aspettare i fanatici dell’ordine con 100 molotov.

Dopo l’arrivo della forza armata del capitale, i combattenti hanno iniziato ad attaccare, con tutto il loro materiale, senza un attimo di respiro, gli alberi sarebbero serviti come copertura, mentre le ombre dei corpi senza volto si riorganizzavano per attaccare di nuovo. Gli scontri sono durati circa 30 minuti, senza alcun compagno ferito, o addirittura catturato dai cagnolini di potere.

La ritirata c’è stata solamente quando i compagni avevano finito tutto il loro materiale per attaccare. Né i loro gas lacrimogeni, né la loro acqua chimica, né le loro pallottole sono state in grado di fermare l’azione e la furia dei compagni incappucciati.

Questa azione è inquadrata nell’ambito della commemorazione della sfortunata morte del nostro compagno Mauricio Morales, a seguito della sfortunata esplosione del suo ordigno esplosivo. Quattro anni dopo la tua morte, coloro che portano il fuoco nel loro cuore, la furia nelle loro menti, e migliaia di azioni insurrezionali nelle loro mani, non si dimentica di te. Noi non siamo tra quelli che idealizzano la tua morte come un atto eroico, o quella di un martire, tu eri solo un altro fratello, un altro compagno , e quindi come tanti che hanno lanciato le varie forme di offensiva contro il capitale.

Compagno Mauricio Morales: un guerriero, non un martire!
Libertà per i prigionieri politici e il fuoco alla società prigione!

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[Roma] Serata benefit sala prove autogestita di Manziana a Torre Maura

SABATO 8 GIUGNO 2013

Serata in sostegno alla sala prove autogestita di Manziana

Cena vegan
Distro anarchiche e d.i.y.
Sottoscrizione libera

Concerto con:

Serpe in Seno
Gli Ultimi
Leviathan
Tetano
Istigazione a delinquere

TORRE MAURA OCCUPATA
Via delle Averle 10 Bus 105-312-556

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[Cremona] Iniziativa a sostegno del CSA Kavarna

6giuKweb

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E’ uscito il numero 79 di Olga [aprile 2013]

Scarica e diffondi il numero 79 del bollettino di Olga – aprile 2013

INDICE DI QUESTO NUMERO:

IRAK, DISTRUZIONE MIRATA
METODO LIBICO PER LA SIRIA
SIRIA: RIARMO INVECE CHE DIALOGO
DONNE NEL TERRITORIO KURDO IN TURCHIA
PRONTO NUOVO INTERVENTO USA IN LIBIA DA SIGONELLA
AGGIORNAMENTI DALLA LOTTA DENTRO E CONTRO I CIE
LETTERA DALLE CARCERI USA
LETTERE DAL CARCERE DI VITERBO
LETTERA DAL CARCERE DI CARINOLA (CE)
LETTERE DAL CARCERE DI TERNI
LETTERA DAL CARCERE DI SALUZZO (TO)
PARMA: IL SISTEMA CARCERE E IL TERRITORIO
LETTERA DAL CARCERE “UCCIARDONE” DI PALERMO
LETTERA DA UN CARCERE IN SARDEGNA
LETTERA DAL CARCERE DI TOLMEZZO (UD)
LETTERA DALL’OPG DI MONTELUPO FIORENTINO (FI)
LETTERA DAL CARCERE DI LENZBURG (SVIZZERA)
LETTERA DAL CARCERE DI ALBA (CN)
PARMA: OCCUPATO LO SPAZIO POPOLARE SOVESCIO
FIRENZE: NUOVA OCCUPAZIONE!
AUTORECUPERIAMO MONZA!
MILANO: LA POLIZIA IN UNIVERSITÀ
RIFLESSIONI E CRONACA SULLA GIORNATA DEL 7 A NAPOLI
MILANO: COMUNICATO SU SCIOPERO LOGISTICA
MILANO: AL SAN RAFFAELE RIENTRANO I LICENZIAMENTI

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