Operazione Ardire – Arresti e perquisizioni in tutta Italia. Aggiornamenti e solidarietà con le/i progioniere/i.

All’alba del 13 Giugno i ROS mettevano in atto oltre 40 perquisizioni, 24 avvisi d’indagine e 10 arresti grazie all’ennesima operazione repressiva orchestrata dal Pm di Perugia Manuela Comodi, vecchia conoscenza dell’anarchismo italiano negli ultimi anni. L’operazione “Ardire”, questo il suo nome, già ci fa comprendere di che pasta sono fatti questi soggetti difensori dell’ordine democratico. Lo stato e i suoi cani da guardia  sono rimasti spiazzati dal mutare degli eventi e dalle nuove forme (anti)organizzative messe in piedi dai compagni che attuano l’azione diretta in questo e altri paesi. Non avendo a che fare con strutture rigide ma fluide, in continuo divenire e con una forza distruttrice non riconducibile a nessun vertice ma ad una moltitudine di individui che si aggregano per affinità e che hanno come obiettivo solo l’azione diretta, questi infimi gregari devono per forza colpire nel mucchio andando a contravvenire alle loro stesse idee di “democrazia giuridica” che li obbligherebbe a punire solo i diretti responsabili di un atto criminoso. Brancolando nel buio e innervositi dall’ennesima figuraccia che hanno fatto sul caso Adinolfi, tirano fuori dal cilindro nomi di persone già conosciute gravandole, come se non fosse già sufficiente, di ulteriori accuse. Mi riferisco in particolare ai compagni Marco Camenish e Gabriel Pombo da Silva già in carcere da diversi anni e ormai evidenti capri espiatori di tutto quello che succede (o non succede) nell’ambiente anarchico insurrrezionalista. Lo scopo è chiaro: far sprofondare nella voragine della galera tutti i compagni anarchici e rivoluzionari che non scendono a compromessi con l’esistente. Hanno colpito nel mucchio e questo è evidente. Mentre scriviamo le compagne e i compagni incarcerati sono in isolamento. Facciamo sentire la nostra focosa solidarietà con tutti i mezzi possibili,  fino alla totale distruzione dell’esistente che ci opprime come individui.

Per l’Anarchia!

Un avvelenAto

Ecco i contatti per inviare lettere e telegrammi a compagne/i arrestati nel corso dell’Op.Ardire:

Stefano Gabriele Fosco
Elisa Di Bernardo
Via Don Bosco, 47
56127 Pisa

Alessandro Settepani
Paola Francesca Iozzi
CC Capanne
via Pievaiola 252
06132 Perugia

Sergio Maria Stefani
CC Regina Coeli
Via Della Lungara, 29
00165 Roma

Katia Di Stefano
CC Rebibbia Femminile
Via Bartolo Longo
00156 Roma

Giuseppe Lo Turco
CC Marassi
Piazzale Marassi, 2
16139 Genova


Giulia Marziale
CC Teramo
Contrada Castrogno
64100 Teramo

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Nell’ambito dell’operazione Ardire, che ha portato stamattina all’arresto di dieci compagni, segnaliamo la perquisizione  nelle case di tre compagni  a Napoli ed una a Spigno Saturnia. I Ros hanno sequestrato computers, hardisk, penne usb, cellulari, opuscoli, mensili, volantini e lettere di corrispondenza con i prigionieri.
Perquisiti un compagno e una compagna in provincia di Lecce; sequestrati lettere e un computer.
Anche a Roma perquisita l’abitazione di una compagna; sequestrato diverso materiale informatico e cartaceo.


Firenze: il Trivio dei Tumultuosi dopo il passaggio del Reparto Operazioni  Sporche il 13 giugno. A buon rendere.
Solidarietà agli arrestati

COMUNICATI DI SOLIDARIETA’

testo distribuito durante un corteo spontaneo a Catania il 13 giugno 2012:

Oltre 40 perquisizioni, 24 avvisi d’indagine e 10 arresti sono il provvisorio bilancio di un operazione repressiva orchestrata dal Pm di Perugia  Manuela Comodi ed eseguita il 13 giugno dal Ros dei carabinieri .
I nostri amici, conoscenti e/o compagni sono accusati di associazione sovversiva con finalità di terrorismo. In queste ore giornali, televisioni e radio continuano a bombardarci con notizie sibilline quanto allarmanti  che attribuiscono loro la responsabilità di alcuni plichi esplosivi e varie azioni dirette.  In questo momento di crisi lo Stato sembra molto preoccupato, ma ad attirare le sue attenzioni non sono il caro vita, la disoccupazione, la diminuizione repentina del potere d’ acquisto, la situazione critica dei servizi sociali, i nuovi poveri e i diseredati. La sua paura crescente è piuttosto che qualcuno possa smascherare il ruolo e le connessioni che lo stato e il sistema del capitale hanno nella miseria umana che imperversa nella vita attuale. Non ci importa se i dieci arrestati siano o meno colpevoli, quello che ci preme evidenziare è che ad essere rinchiusi, privati della libertà e dei loro più cari affetti sono dieci persone che hanno dedicato fatica e speso ogni energia nella lotta, senza risparmiarsi mai e senza chiedere nulla in cambio. Le loro lotte, quelle  contro i lager per immigrati e contro il razzismo, quelle contro il dominio incontrastato delle banche nella gestione dell’economia, quelle contro le arroganti multinazionali e il loro nocivo sistema di produzione, quelle contro lo stato e le altre autorità nella gestione delle nostre vite, sono anche le nostre lotte. La nostra solidarietà va non solo agli arrestati e agli indagati ma anche a tutti i parenti, gli amici e i coinquilini che le forze dell’ordine non hanno esitato a scomodare vessando, perquisendo e molestando con lo scopo di spaventare ed isolare, in pieno stile mafioso.
Non saranno le solite montature giudiziarie a spegnere il bracere del conflitto sociale, la detenzione non arresterà la lotta per un mondo libero dalle gerarchie e dallo sfruttamento.


TRENTO – SOLIDARIETA’ IN STRADA
Nel tardo pomeriggio di mercoledì 13 giugno a Trento una ventina di compagni e compagne sono scesi in strada in solidarietà con gli anarchici arrestati all’alba dello stesso giorno e con gli indagati nella medesima operazione repressiva. Interventi a megafono, slogan, striscione (“Solidarietà con gli anarchici arrestati. Terrorista è lo stato”), blocchi del traffico e brevi cortei in diversi punti della città per affermare alcune “banalità di base”: che la repressione e il terrorismo mediatico non piegano la vicinanza e la solidarietà ai nostri compagni arrestati, che se sbirri, politici e media sperano di innescare il gioco infame dei distinguo e delle prese di distanza si sbagliano di grosso, che i prigionieri non sono soli nè isolati, che l’unico terrorista è lo stato. Un’occasione, inoltre, per rinnovare l’attenzione sulla vicenda di Marco Camenisch (inserirlo in quest’ennesima retata antianarchica è evidentemente la soluzione trovata dallo stato italiano e da quello svizzero per scongiurarne la scarcerazione, visto l’approssimarsi del suo fine pena) e per ribadire il nostro odio per ogni sbirro, ogni magistrato, ogni galera.
Con il cuore vicino agli arrestati e agli indagati. Libertà per tutti.

Solidali di Trento e Rovereto



Solidarietà con il Collettivo R60!
Solidarietà con i compagni fermati e inquisiti con l’operazione Ardire!
Solidarietà con il movimento No Tav!

Esprimiamo la nostra solidarietà e sostegno con i compagni del Collettivo Autorganizzato R60 di Reggio Emilia che ieri 13 giugno sono stati perquisiti e inquisiti per il loro attivismo e sostegno alla lotta No Tav e per l’attività che svolgono sul territorio.
Invitiamo al presidio di denuncia e solidarietà organizzato per venerdì 15 giugno dalle 18.30 in piazza Del Monte a Reggio Emilia.

La nostra solidarietà va anche a tutte le compagne e i compagni fermati, perquisiti e indagati ieri in tutt’Italia con l’operazione “Ardire”.

Libertà per tutti i fermati!
La lotta No Tav non si può fermare!
La solidarietà è un’arma!
Ritorcere contro esecutori e mandanti l’attacco repressivo!
Usare la difesa in funzione dell’attacco!

Partito dei CARC – Emilia Romagna


Giulia è antifascista
Giulia è animalista
Giulia è una piccola grande donna, una giovane, come tanti, senza futuro
Giulia è libertà
Giulia è il cuore, la gioia e l’aria dell’anarchia
Giulia è ribelle
Brilla come una stella nei miei ricordi di lotta
e affoga come un amore nel mio dolore
Il braccio armato dello Stato ha chiuso nel silenzio molti miei compagni e amici
Giulia è in isolamento nel carcere di Castrogno a Teramo
per l’ennesima montatura giudiziaria, ordita dalla PM Comodi di Perugia ed eseguita
dall’impunito narcotrafficante generale Ganzer dei ROS, entrambi già noti per la famigerata operazione “brushwood”, benedetta, all’epoca, dalla presidente della regione PD Lorenzetti.
Giulia è rinchiusa nel carcere di Castrogno a Teramo perchè ha avuto l”ardire” di lottare per la giustizia e la libertà, contro uno stato fascista, la sua repressione, i suoi incalcolabili delitti.
Giulia è rinchiusa nel carcere di Castrogno a Teramo, da dove 6 giorni fà è uscito il militare stupratore di Pizzoli Tuccia.
Un carcere timidamente passato alla ribalta per morti misteriose, pestaggi di detenuti, molti immigrati suicidati dallo stato
un carcere dove 6 anni fà esplose la protesta delle detenute contro le condizioni invivibili dello stesso
Giulia è rinchiusa in quella fogna, mentre stupratori, assassini di operai e di proletari, padroni e stato fanno i porci Comodi loro
Giulia è rinchiusa in quel buco di cemento e nel carcere a cielo aperto chiamato Italia, si muore dissanguati, si muore di lavoro, si muore di paura, si muore di stupro, si muore di repressione….

scusate lo sfogo, magari un po’ banale perché anche un poco personale
ma sapete che vi dico?
Quello che costò 2 anni di condanna ai compagni che il 3 giugno 2007 a l’Aquila urlarono legittimi slogans
“la fabbrica ci uccide, lo Stato ci imprigiona, che cazzo ce ne frega di Biagi e di D’Antona”
e aggiungo:
affanculo senonoraquando, il PD, Monti e tutta la cricca di vampiri, banchieri sanguisughe privati e di stato
affanculo i padroni. Vogliono tutto, la nosta libertà, la nostra vita!
non lasciamogli strappare anche i nostri sentimenti
ribellarci è giusto
a cominciare da ogni opportunismo

libertà per giulia, libertà per tutti i compagni prigionieri!

Da L’Aquila, una compagna solidale

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Il caos è alle porte…

E’ la stessa storia che si ripete.

Nel contesto di una maxi-operazione (“Operazione Ardire”… ma che nome del cazzo è?) contro anarchici ed incendiari della pace sociale, alle 4.00 della notte tra il 12 ed il 13 giugno, subisco una perquisizione domiciliare da parte dei ROS di Perugia e di Bologna, oltre ad un paio di carabinieri locali (anche se con esito negativo, a differenza dell’ultima). Cercavano le stesse cose dell’altra volta: computer, materiale esplodente, ecc.
Questa volta, però, con una simpatica sorpresa: i signori in divisa, per ordine dell’ormai nota suor M. Comodi, mi informano del fatto che è stata aperta un’indagine nei miei confronti, per il solito articolo 270bis.
Voglio comunque chiarire che, sebbene mi sia stato assegnato al momento un avvocato d’ufficio, revocherò ogni difesa legale, poiché nego il diritto e non riconosco nessuna autorità, giudiziaria o meno.

Voglio anche specificare che, come individuo in guerra con la società, supporto la pratica dell’azione diretta e che, quindi, supporto le azioni della FAI.

In ogni caso, una classica retata in grande stile, per la quale, tra l’altro, sono in custodia cautelare una decina di anarchici e sono sotto indagine più di una ventina di persone, tra cui anche alcuni/e compagni/e della CCF, ma è ancora presto per avere un quadro generale della situazione.

Che dire? Sarebbe ripetitivo sottolineare che, nonostante tutti gli anni di galera sotto i quali possono seppellirci, l’incendio che portiamo dentro è ormai inarrestabile.
Esso si espande, fiero, ed incontra le fiamme degli affini di ogni dove, coloro che, in un mondo come questo, accettano un’unica posizione: quella dell’attacco.
Questi straordinari compagni, il cui odio brucia come mille soli che splendono nel cielo, sono gli amici ed i fratelli con cui condividiamo rabbia e dolore, lacrime e sorrisi, dubbi e passioni che pesano come macigni e fischiano come piombo; sono coloro che minacciano la società, le sue leggi ed i suoi difensori con la loro stessa esistenza; sono quei ribelli indomiti che illuminano le notti e dipingono le città coi colori della distruzione e della rivolta.
Anche da dietro le sbarre delle carceri o all’interno dei tribunali, i loro sguardi, le loro parole ed i loro pensieri sono armi pericolose e si fanno lime affilate per l’evasione, benché giudici e PM tentino di soffocare in loro qualsiasi barlume di potenza individuale.
Ma questi scarti umani non possono fermare la furia iconoclasta che si sta diffondendo come un virus.
Noi siamo l’infezione… e non c’è nessuna cura. Né per i “padroni”, né per i “servi”.

Il caos è alle porte…

Un gigantesco, incandescente, complice abbraccio di fuoco a voi, compagni.

SOLIDARIETA’ TOTALE CON I RIBELLI ARRESTATI ED INDAGATI
PER LA DISTRUZIONE DELLA SOCIETA’
CHE IL RUGGITO DELLE POLVERI SQUARCI IL SILENZIO DELLA PACE SOCIALE

VIVA L’ANARCHIA!

Tomo, 13 giugno, dal mio Nulla.

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riceviamo e pubblichiamo

Il testo qua presente è stato vergato nei giorni convulsi del mio processo per furto aggravato.
Non ho mai voluto sapere nulla,e non ho chiesto aiuto a nessuno per sapere l’esito.
Nella mia esperienza il mio modo d’agire e un tentativo di negare il diritto e  viverlo nell’incertezza -ha reso queste parole più forti..
Parole che dedico al mio affine Maurizio e a tutti quelli che nell’indagine messa in piedi dalla suora Manuela Comodi-sceglieranno un modo antigiuridico.

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L’attacco Nichilista

Mi muovo nell’ombra.Sento la percezione di un eventualità come il non percorso.Vaghi ricordi.L’insicuro incedere scalfisce la strada in verticale davanti a me stesso.
Sento i miei passi in una frenetica convulsione nel non sapere.
Ricalco il mio spazio essenziale e pongo un cerchio concentrico tra me e la stanzialità temporale.
Divengo l’uno e io in solitudine.
Inseparabile in un assunto continuo nel divenire che annienta il remissivo redimere stanziale dell’evento.
L’evento e in me o davanti a me?
L’immediabilità muove attorno in me individuo.
La mia ombra arma il suo desiderio misantropico ed espone nel proiettarsi in una luce dai continui riflessi:la luce della passività ama la mia ombra.Io mi armo contro di essa.
Esco da un interstizio.Sento delle voci:percepisco,vogliono il mio desiderio nell’affermarmi.Lontano da tutto sono anche accanto in un angolo nascosto nelle arterie maleodoranti delle necropoli  della società umana.
Ho scelto,tengo lontano i ricordi,la passività espande la sua luce e vuole masticare la mia essenza.
Io sono sospinto  contro di essa.Ho deciso di non cedere al “certo”  che completa l’avvicendarsi delle regole della società umana.
Ogni giorno è un momento diverso e lo spazio che racchiude la mia avidità di affermazione tende in un proteso distruggere il passato di un istante prima.
L’istante negato distrugge la normalità..
Ad ogni angolo nascosto sono la mia ombra ed essenza volitiva.
Mi pongo al centro spezzando la speranza di ricordi insignificanti.
Il Tempio della profezia-catalizzatore di eventi ed esperienze-mi richiama e il Demiurgo aspetta un cenno di disperazione.
Non cedo e non l’ho fatto fin dall’inizio.
Il potere Egoista attacca e frammenta a  brandelli la morale,nè vuole il cadavere ancora caldo-per bruciarlo e farlo cenere..
In questo giorno esco allo scoperto-geloso della mia ombra-e dedico queste poche parole ai miei fratelli di sangue e affini inquisiti dalla suora Manuela Comodi.
L’attacco Nichilista non abdica e si rivendica in un continuo incedere delle proprie pulsioni vitali!

Dal mio Inferno Personale Federico Buono

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riceviamo e pubblichiamo

IL TRIONFO DEL GENIO DISTRUTTORE…
Ah!l’odore e la puzza si mescolano.
Per scalare il vertice ci vogliono unghie affilate e mani pronte alle ferite più dolorose.
Mentre si scala il vertice di un’umanità decadente,cadono,cadono le rocce che si sgretolano sotto le
dita…
Ardire!Osare!Ecco scatenarsi i timori popolari mescolati al Ressentiment verso la nostra sovranità
dell’individuo…
I sogni e gli incubi di Filippi mi vengono incotro…
Un diavolo indomito si erge sopra le moltitudine nate dal caso.
Un diavolo che non accetta di essere messo a giudizio dalla vostra autorità prossima alla fine…
Dalle vostre chiese ortodosse avete emesso mandati di arresto contro noi,vagabondi del pensiero e
dell’azione,noi diavoli del terrore,coloro che sputano e vomitano sopra le vostre statue sacre…
noi diavoli del terrore ,gli iconoclasti,i nichilisti illegalisti e i rivoluzionari senza un nome…
Tutto quello che nasce è giusto che rovini!Tuonava dalla sua vetta il Goethe!
La vostra unione dei Deboli che chiamate Stato e Società non è immune a questa legge delle cose…
Il Trionfo del Genio Distruttore è quello che vi aspetta…
Non basteranno le scomuniche e i roghi allestiti dai servi di suor.Manuela Comodi…
“Una risposta dello Stato” è stato detto…un riso sacrilego rimbomba nelle celle,per ogni arrestato ci
sarà un nuovo rivoluzionario nichilista pronto ad attaccare.
Il fuoco non ci brucia,veniamo da un posto molto più caldo e ci siamo allenati per l’inferno.
Saluto gli affini,i compagni dell’Internazionale Nera i senza nome e gli arrestati e indagati
nell’operazione “Ardire”.
Omertà totale e nessuna delega.
Per l’Anarchia e il trionfo dell’Io.

Il trionfo del Genio Distruttore – Maurizio De mone

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Una risposta a Operazione Ardire – Arresti e perquisizioni in tutta Italia. Aggiornamenti e solidarietà con le/i progioniere/i.

  1. Marco Pacifici scrive:

    Noi Delinquenti Solidali mandiamo alla suoretta deprivata del palcoscenico del processo meredith manuela comodi ed al narcotrafficante condannato a 14 anni generale granzer un sonoro…(come cantava Ciampi immenso poeta Anarchico) MAVAFFFANCULOOOOOOO. GASTONOMIA OPERAIA CANNIBALIZZAZIONE COLTELLO FORCHETTA MANGIAMOCI IL PADRONE… (il vino lo porta il monello)

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