L’11 aprile la Val di Susa chiama nuovamente alla mobilitazione in ogni città. Questo appello è rivolto a tutte le persone che, in questi lunghi mesi di occupazione militare, di lotta e resistenza, si sono schierati in ogni dove a fianco di chi si oppone al progetto TAV.
E’ chiaro ormai che la lotta No Tav è la lotta di tutti coloro che si battono contro la devastazione del territorio, contro la definitiva trasformazione in merce delle nostre vite. Le ragioni NOTAV si trovano in ogni ospedale che chiude, nei finanziamenti negati all’istruzione, in ogni pezzo di terra ceduto alla cementificazione, in ogni persona che perde la casa, nella libertà di licenziare regalata ai padroni, in ogni persona privata della libertà.
Il 27 febbraio scorso Luca, un amico e compagno, ha rischiato di morire nel tentativo di intralciare l’esproprio delle terre della Maddalena.
In quell’occasione hanno occupato militarmente un altro pezzo di terra, l’hanno cintata con reti, jersey e filo spinato.
Il prossimo mercoledì 11 aprile gli ufficiali giudiziari ratificheranno l’esproprio delle terre dei valsusini. Un’ipocrisia legale sancirà così l’allargamento del cantiere e da quel giorno le ditte potranno cominciare di fatto i lavori. Sarà una settimana in movimento per portare la valle in città, una settimana di lotta contro quelle politiche speculative che stanno trasformando ogni pezzo di mondo in un’occasione per fare profitti.
Una possibilità per connettere le resistenze che si stanno opponendo a questi folli progetti: dall’esperienze di autogestione degli orti urbani, ai comitati contro le discariche e gli inceneritori, dalle lotte contro la cementificazione selvaggia, all’ occupazione di spazi contro le speculazioni.
Dalla lotta in Val Susa a quella contro l’inceneritore di Albano, anche questa volta i NOTAV ci saranno. Con creatività e determinazione saremo lì e saremo ovunque sia possibile inceppare la macchina dello sfruttamento
Ancora una volta, la val di Susa è ovunque.
A SARA’ DURA
Assemblea NoTAV di Roma