[Svizzera] Arrestata la compagna Andy del Soccorso Rosso Internazionale

Apprendiamo che Andy, compagna del Revolutionaerer Aufbau e del Soccorso Rosso Internazionale, è stata messa agli arresti da lunedì 13 maggio 2013 nel carcere di Winterthur, vicino a Zurigo. Oltre a esprimere la nostra solidarietà verso una compagna in prima linea contro il capitalismo e le sue galere, attenta e vicina a prigioniere e prigionieri rivoluzionari in giro per il mondo, invitiamo a scriverle e a farle sentire le nostre voci.

Per scrivere alla compagna:

Andy Stauffacher
Palmstr. 2
8411 Winterthur
Swisse

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[Roma] 4 giorni a sostegno degli imputati e delle imputate per la rivolta del 15 ottobre 2011

4 GIORNI A SOSTEGNO DEGLI IMPUTATI E DELLE IMPUTATE PER LA RIVOLTA DEL 15 OTTOBRE 2011

Rete Evasioni e Collettivi Autorganizzati presentano:

CONFLITTO-RIVOLTA-AUTONOMIA-LIBERTA

– Tutti i giorni al piazzale della facoltà di FISICA, Università La Sapienza –

Lunedì 20 Maggio:    
ore 13.00 pranzo sociale
ore 16.00 “Decostruire il carcere” esperienze, riflessioni ed analisi su detenzione, legalità e controllo sociale
a cura del collettivo Autorganizzato di Scienze politiche

Martedì 21 Maggio:   

ore 13.00 pranzo sociale
ore 16.00 “Su la testa! Pratiche e forme di conflitto nelle strade che si agitano”
presentazione dell’opuscolo “prima, dopo e durante un corteo” a cura della Rete Evasioni

Mercoledì 22 Maggio: 

ore 13.00 pranzo sociale
ore 16.00 “Devastazione e Saccheggio, tra controinssurrezione e stato d’eccezione”
a cura del collettivo autorganizzato di Giurisprudenza e Fucina 62

Giovedì 30 Maggio:  
OUR POTENCIAL, OUR PASSIONS!
– Al piazzale della Minerva dell’Università La Sapienza –

dalle 20.00 aperitivo, cena e proiezione video “Autodefensa”
dalle 22.00 concerto con :
ARDECORE – ALTERNATIVE ROCK, una rilettura della musica popolare romana

SERPE IN SENO – Hardcore rap, presentazione del nuovo disco “CARNE”

A seguire dj-set/live-set:  Electro-Techno, Drum’n’bass, Break beat – MINIMAL ROME / THC / KNS / BLACK SAM

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Firenze – Crolla ala di Villa Panico, smentito allarme sgombero

16 maggio 2013 – Apprendiamo dai compagni e dalle compagne di Villa Panico che in giornata è crollata una parte dell’occupazione . Le piogge degli ultimi giorni hanno accelerato il cedimento di un’ala, già da tempo messa in sicurezza.
Il crollo ha richiamato la spiacevole attenzione di digos, antisommossa e pompieri dotati di scala, il che ha messo in allerta occupanti e solidali rispetto all’eventualità di un tentativo di sgombero. La dipartita delle forze repressive, appena confermata, rasserena rispetto all’ipotesi di un attacco nei confronti di Villa Panico.
Ciò non toglie la necessità di solidarietà per i lavori che seguiranno nei prossimi giorni.

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Repressione 15 ottobre – Cassa di solidarietà per imputati/e

fonte: rete evasioni

Il 4 Aprile scorso sono stati rinviati a giudizio 18 persone accusate del reato di devastazione e saccheggio in seguito ai fatti avvenuti durante la manifestazione del 15 Ottobre. Tre di loro sono accusate anche di tentato omicidio.
In ordine di tempo, queste persone sono solo le ultime ad essere sottoposte a processo per i fatti accaduti durante quella giornata.
Prima di loro molti giovani ragazzi/e si sono visti infliggere pene pesantissime e sproporzionate rispetto i fatti contestati per resistenza a pubblico ufficiale, mentre per i militanti di Azione Antifascista Teramo l’accusa di devastazione e saccheggio ha già portato in sede di giudizio a condanne a 6 anni con rito abbreviato, oltre al dover pagare 60000 euro di risarcimento danni.
Quando la ribellione rompe gli argini del dissenso consentito e la rabbia per le condizioni di vita in cui ci si trova si riversa nelle strade, così come è successo in quella giornata, l’accanimento con cui lo Stato consuma la propria rappresaglia non ci stupisce.
Punire duramente alcuni e disciplinare attraverso la paura tutti gli altri sono le disposizioni con cui si intende scongiurare che momenti di rivolta possano ripetersi e diffondersi spontaneamente.
Se la rabbia che si è riversata per le strade in quella giornata è la stessa che nutre ogni giorno le lotte ed i percorsi di autodeterminazione di ciascuno di noi, non lasciare solo e sola nessuna, ora, deve essere ben più di uno slogan.
Affinché la solidarietà sia arma e pratica concreta, è necessario muoversi.
Come primo passo, a fronte della mole di lavoro che comporterà affrontare il processo per il 15 Ottobre, è necessario sostenere le spese legali ed è indispensabile che la responsabilità nel farlo sia coscientemente diffusa, in ogni luogo, in ogni momento.
Pertanto lanciamo la costruzione di una Cassa di Solidarietà nei confronti degli imputati del 15 Ottobre in grado di far fronte alle esigenze tecniche che stanno emergendo nell’affrontare questo processo. La scelta di costruire una Cassa di Solidarietà intende dare un punto di riferimento per tutti/e coloro che, sparsi per l’Italia e non solo, hanno l’intenzione di sostenere gli imputati di questo processo, vuole essere una maniera per sostenere in egual modo ciascun imputata\o a prescindere che appartenga o meno ad una realtà strutturata, ribadisce la convinzione che, di fronte la repressione, dotarci collettivamente degli strumenti opportuni per farvi fronte sia un’opportunità per uscire fuori dall’emergenzialità che gli episodi repressivi e le scadenze giudiziarie impongono e, di conseguenza, un modo per permettere ai percorsi di lotta e di autodeterminazione di andare avanti.

Per destinare i fondi raccolti attraverso le iniziative che si organizzeranno e per fare donazioni è stato attivata presso il conto corrente di Radio Onda Rossa la causale “15 Ottobre”.

Gli estremi della Cassa di Solidarietà 15 Ottobre sono:

Bollettino di conto corrente postale:
CCP n. 61804001
intestato a: Cooperativa Culturale Laboratorio 2001
Via dei Volsci 56 – 00185 Roma
Causale: “15 Ottobre”

Bonifico bancario intestato a:

Cooperativa Culturale Laboratorio 2001
Codice IBAN: IT15 D076 0103 2000 0006 1804 001
Causale: “15 Ottobre”

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[Sambuci – RM] Censimento con la pistola all’Improbabile Squat

Riceviamo e diffondiamo:

CENSIMENTO CON PISTOLA

Tentativo FALLITO di sgombero all’improbabile squat

Oggi alle 9.00 una decina tra carabinieri, guardie forestali, vigilesse e digossini si sono presentati alla porta dell’improbabile squat, occupazione nata da 11 mesi sui monti tiburtini, in provincia di Roma, vicino Sambuci.
Una ragazza  si è trovata davanti un carabiniere che, con la pistola in pugno, pretendeva i documenti.
Davanti a tanta arroganza ci siamo barricati in casa. Gli sbirri hanno prima provato a sfondare la porta, senza riuscirci, e poi si sono accaniti con una finestra che hanno, in pochi minuti, aperto a picconate.
A quel punto ci siamo rifugiati sul tetto, dove per tre ore hanno provato ad indurci a scendere, frugando nel frattempo tutta la casa cercando non si sa bene cosa.
In breve tempo sono cominciati ad arrivare i primi solidali dai paesi vicini, che in questi mesi hanno avuto modo di conoscere in prima persona questa esperienza.
Dopo aver rimediato qualche documento estorto a passanti nel bosco e aver prelevato una roncola, strumento davvero insolito in una casa di montagna, se ne sono andati minacciando un ritorno in forze, senza dimenticare di sgonfiare le gomme alle auto parcheggiate lungo la strada.
Un abbraccio complice a tutte le persone solidali, che si sono dimostrate pronte a difendere con le unghie e con i denti un percorso sempre più condiviso.

Tutto questo non può che renderci ancora più determinati nel continuare a difendere questo spazio, e da questo continuare ad attaccare.

Da una parte un collezionista di case, cambiavalute, filiali bancarie, che è disposto a tanto per difendere il mero diritto di proprietà di un rudere fatiscente e abbandonato da 50 anni, dall’altra la possibilità di condividere un posto insieme alle persone che vivono questo territorio.
Da una parte un casale pieno di merda che cade inverno dopo inverno sotto i colpi della neve, e dall’altra un luogo dove sperimentare quella socialità, scambio di conoscenze, che è sempre più limitata dalla quotidianità che viviamo tutti i giorni.

ABBIAMO GIA DECISO DA CHE PARTE STARE, E NON SIAMO DISPOSTI A NESSUNA MEDIAZIONE!

9 maggio 2013
Improbabile Squat
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[Torino] Sgomberate La Miccia e due occupazioni abitative

Apprendiamo che nell’arco della giornata sono state sgomberate La Miccia Squat oltre ad altre due occupazioni abitative.

Seguono aggiornamenti da macerie:

Sullo slancio delle cariche in piazza della Repubblica di ieri pomeriggio, la polizia ha sgomberato stamattina la casa occupata di via Aosta, la più piccola delle occupazioni abitative della zona. Al momento, una compagna è ancora trattenuta nella casa dagli agenti.

Quindi, la polizia ha cinto d’assedio il tratto di via Foggia dove si trovano la Miccia Squat e un’altra occupazione abitativa. In questo momento sappiamo che gli agenti sono riusciti ad entrare nella casa occupata; nulla si sa invece della situazione alla Miccia.

Dei due fermati di ieri, invece, è confermato l’arresto: per loro è stata fissata l’udienza del processo per direttissima domani mattina, mercoledì 8 maggio.

Aggiornamento ore 16
. I tre sgomberi sono terminati, ma alcune camionette rimangono ancora intorno a via Foggia mentre altre sono parcheggiate nei Commissariati vicini, coi motori accesi: da un rapido calcolo, nell’operazione di stamattina ne sono state impiegate una ventina. In nessuna delle case gli occupanti sono riusciti ad opporre resistenza, ed in almeno un caso i poliziotti hanno occupato il tetto prima che la gente potesse salirvi. Dei fermati durante lo sgombero, mancano ancora all’appello due dei compagni della Miccia, ancora trattenuti in Questura.

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Se non del tutto giusto, quasi niente sbagliato

Ha pensato davvero forte quel quarantanovenne disperato che ieri mattina ha salutato a modo suo la nascita del nuovo governo italiano. Si era mescolato fra i curiosi che stazionavano in piazza Colonna a Roma, davanti a Palazzo Chigi, con l’intento di avvicinare qualche politico. In tasca non aveva né un microfono per fare domande, né una penna per chiedere autografi. Aveva una pistola. Perché l’intenzione dichiarata di questo muratore disoccupato calabrese era semplice e chiara: ammazzare qualche politico e poi togliersi la vita. Ma, come aveva temuto, non è riuscito a realizzare il suo progetto. Colpa dei soliti guastafeste, i carabinieri. I primi che lo hanno fermato si sono beccati qualche pallottola, gli altri lo hanno bloccato e arrestato. Trascinato dalla generosità, non si è tenuto l’ultimo colpo per sé. Li ha sparati tutti contro i guardiani di questo mondo infame. Pare che non avesse obiettivi privilegiati. Non voleva colpire Tizio piuttosto che Caio. Per lui, tutti i politici sono uguali, tutti sono meritevoli di sparire dalla faccia della terra. Aveva preso la sua decisione una ventina di giorni fa ma ha atteso il momento più significativo. In effetti, cosa c’è di meglio del giorno in cui presta giuramento l’ultimo governo italiano, grottesco guazzabuglio che dimostra come davvero non ci siano distinzioni fra politici di destra e politici di sinistra? I suoi parenti si dicono sconvolti e giurano che non è un pazzo. Non stentiamo a crederlo. I politici, un rivolo di sudore sulla fronte, adesso smorzano i toni e cercano di rassicurare gli animi. Non è successo nulla di preoccupante, l’attentatore non aveva motivazioni politiche, possiamo tutti continuare a lavorare tranquilli. Pensate che oggi fra i giornalisti c’è addirittura chi si domanda come sia possibile arrivare a tanto pur di sfogare la propria «frustrazione» per una vita allo sbando. Meglio un cappio attorno al collo? In effetti — è anch’essa notizia di oggi — i suicidi «per cause economiche» sono aumentati del 30% negli ultimi quattro anni. Ma coloro che tolgono il disturbo in silenzio non spaventano nessuno, né i politici, né i loro guardiani, né i giornalisti. Ma questo individuo, quasi per niente sbagliato… che gira armato in una piazza piena di forze dell’ordine (una cinquantina fra poliziotti e carabinieri)… che non esita a fare fuoco su chi lo ferma… che mira non a capire bensì a colpire i politici… è un lampo di luce che la dice lunga su quello che potrebbe accadere se altri disperati nella sua stessa condizione — quella che sta ripetendo agli inquirenti che lo stanno interrogando da ieri mattina, «sono un uomo che non ha nulla da perdere» — arrivassero alla sua stessa conclusione.

Può un gesto inconsulto diventare un fulgido esempio?

da: finimondo

 

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[Roma] Cena vegan e concerto benefit Biblioteca L’Idea a Torre Maura

Venerdì 3 maggio 2013

Torre Maura Occupata
Via delle Averle 10
Bus 105 – 556 – 312 Tranvetto Roma Giardinetti

Concerto con:

Terrorist Bengala Party (Surf post atomico)

Papaboya (Anticlerikal free ska)

Nitroglicerina (Punk hc)

Cena vegan
Distro anarchica
Intruji della filibusta
Sottoscrizione libera

A sostegno delle attività della Biblioteca L’Idea
La biblioteca è aperta ogni martedì e venerdì dalle 17.00 in Via Braccio da Montone 71^ al Pigneto

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Aggiornamenti da Marco Camenisch [28 marzo 2013]

Riceviamo e diffondiamo:

CH – 4. Update noniberazione (società a rischio zero);
Premessa: è tuttora pendente il ricorso (5 marzo 2013) in seconda istanza contro la seconda negazione (5/2/2013) in prima istanza (dipartimento amministrazione penitenziaria ZH) della mia liberazione condizionale. In questa seconda negazione il DAP ZH richiede a Lenzburg una presa di posizione sulla mia liberazione condizionale da inoltrare per dicembre 2013.
22. marzo 2013: confermando le sue previe dichiarazioni orali – e l’esistenza, perlomeno, di una certa contraddizione interna agli apparati repressivi -, la direzione Lenzburg ha inviato, anzitempo, al DAP ZH competente  un rapporto di conduzione con richiesta di trasferimento in quest’estate 2013 in un carcere “aperto”.  Velocemente i responsabili di Lenzburg e di ZH organizzano la riunione d’oggi  28 marzo 2013. La richiesta di Lenzburg è categoricamente respinta dai responsabili di Zurigo per “alto rischio di pericolosità”, per la quale non potrebbero assumersi la responsabilità. Le loro condizioni per degli “allentamenti esecutivi” rimangono che mi dissocio ed accetto la psichiatrizzazione della lotta rivoluzionaria/radicale e della relativa lotta armata e “visione del mondo”. Incontrando, naturalmente, il mio ennesimo deciso rifiuto. Seguiva la dichiarazione di Lenzburg di non continuare, a queste condizioni, l’esecuzione della mia pena oltre l’estate 2013. Questo significa in pratica il mio imminente trasferimento di ritorno nel lager d’annientamento Pöschwies, Regensdorf, Zurigo.

+ BREVI (società del rischio);
Ieri il governo federale comunica al pubblico di affidare alle multinazionale dell’estrazione e del commercio delle materie prime con sede in Svizzera (Glencore/Xstrata ecc.) – che globalmente detengono la maggior parte di questo sporco affare assassino che dalla Svizzera si possono gestire, in sostanza, liberi da “regolamentazioni” e tasse – un miglioramento “etico” volontario delle loro pubblicamente sempre più discusse pratiche globali di estrazione e commercio…
Oggi il tribunale federale concede al quarantenne reattore nucleare rottame ad alto rischio di Mühleberg (canton di Berna), molto contestato dopo Fukushima, l’autorizzazione al funzionamento illimitato e capovolge così la sentenza marzo 2012 del tribunale amministrativo federale che per il 2013 dispose la chiusura  transitoria della vecchia centrale nucleare rottame per motivi di pericolosità, fino alla “rimozione” delle sue carenze di sicurezza.

marco camenisch, lager Lenzburg, Svizzera, 28 marzo 2013
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[Roma] Giornata di rianimazione primaverile a Torre Maura Occupata

Domenica 21 aprile 2013
Giornata di rianimazione primaverile
vegan godereccia per rivoltifioritura antiurbanistica
In condivisione autogestita contro ruoli, deleghe, e logiche di profitto

Pranzo con barbecue: ognun porti il vegetale che vuole grigliare
Ristoro all’Hostaria de Porta e Pja senza oste né clienti
gran bazar der raccatto cambio de staggione prendi ciò di cui hai bisogno lascia quel che non usi

Diffusione di semi
Rivegetazione fuori controllo
Costruzioni di autosufficienza energetica: ancora stufe e fornelli pirolitici per calore e nutrimento
Alla riconquista della propria autonomia

In aria acqua fuoco terra….rivitalizzazione avversa all’invasione nanotecnologica:
piante e argilla filtri naturali di scorie della civilizzazione

Tra tisane e tramandi erborei letture in libertà: porta un libro una frase un pensiero….
Nel rammentare che…il godimento dipende anche da te!

TORRE MAURA OCCUPATA
Via delle Averle 10 – Bus 105-312-556 Tranvetto Roma Giardinetti

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