La giornata del 29 novembre 2012 inizia, alle prime ore del mattino, con una serie di perquisizioni e misure repressive contro resistenti No Tav accusati, a vario titolo, di aver partecipato ad alcune azioni: in particolare le veline riportate dai media asserviti fanno riferimento alla cacciata di alcuni giornalisti, lo scorso febbraio, durante i blocchi autostradali conseguenti al tentato omicidio di Luca Abbà, e all’irruzione-occupazione estiva degli studi degli ingegneri della devastazione di Geovalsusa.
Da Radio Blackout apprendiamo inoltre che in mattinata i carabinieri hanno fatto ingresso nel presidio di Chiomonte (Località Gravela) e vi hanno apposto i sigilli.
Ricordiamo inoltre che oggi si celebra il processo contro tre giovani resistenti No Tav presso il tribunale dei minori di Torino, accusati di aver partecipato all’assedio del 3 luglio.
Aggiornamenti da notav.info:
Sono in corso degli arresti domiciliari, dei provvedimenti cautelari e degli obblighi di dimora (con divieto di permanenza a Torino) per l’occupazione della Geovalsusa, una delle ditte implicate negli appalti del Tav, avvenuta in agosto a Torino.
17 persone in tutto, quasi tutti universitari torinesi: 8 ai domiciliari con restrizioni gravi: divieto di visite, uso telefono e comuputer, per altri vi è l’obbligo di dimora (con il divieto di permanenza a Torino), e per altri obblighi di firma. Nel corso dell’operazione e’ avvenuta anche una perquisizione ad un notav Bruzolo. I capi d’imputazione sono violenza, minacce, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, accensione ed esplosione pericolose.
Tra gli obblighi di dimora figura Francesco Richetto del comitato di lotta popolare di Bussoleno
A pochi giorni dalla manifestazione di Lione, la lobby sitav, fa la sua mossa!
Per continui aggiornamenti rimandiamo a notav.info e radioblackout.org
fonte: informa-azione—————————————————————–
AGGIORNAMENTI
Riceviamo e pubblichiamo:
PRESIDI DI SOLIDARIETA’
Torino h 18: p.za Castello
Chiomonte h 20.30 p.za Municipio
Pisa ore 18 in Logge dei Banchi
Palermo ore 18 sotto la prefettura in via Cavour
Modena ore 17.30 in piazza Matteotti
Aggiornamento ore 13.00:
Mentre va a concludersi la conferenza stampa tenutasi nell’edificio universitario di Torino, i partecipanti hanno convocato un presidio in risposta alla rappresaglia giudiziaria. Il presidio è stato indetto per le ore 18.00 in piazza Castello a Torino.
Aggiornamento ore 11.00:
Attraverso un comunicato stampa diffuso nelle ultime ore dalla Questura di Torino, si apprende che i fatti contestati dalla Procura non riguardano solo quelli relativi all’occupazione simbolica degli uffici della GeoValsusa del 24 agosto 2012, ma anche per i fatti avvenuti il 29 febbraio 2012 durante il blocco autostradale realizzato in quei giorni a Chianocco, quando giornalisti del Corriere della Sera presenti in loco con tanto di furgone e attrezzature necessarie (tra qui si riportano strumenti per intercettazioni e simili) sono stati allontanati, scambiati inizialmente per agenti della digos. Per questi fatti sono state 2 le persone, una di Roma e l’altra di Rovereto, a cui sono state somministrate misure cautelari agli arresti domiciliari, oltre ad alcune perquisizioni in altre città italiane. In questo momento si sta svolgendo una conferenza stampa a Palazzo Nuovo a Torino sugli arresti e le misure cautelari dell’ennesima operazione giudiziaria messa in campo questa mattina.
Alle prime ore dell’alba, è scattata l’ennesima operazione da parte della Procura di Torino nei confronti di attivisti notav, il prodotto di un grottesco teatrino che tende a ripetersi. 17 persone, molte delle quali del comitato di lotta popolare di Bussoleno, sono state prelevate stamattina dalle loro abitazioni per essere condotte in questura, dove si trovano tutt’ora. 7 i domiciliari, 4 i provvedimenti di obbligo di non dimora a Torino e 6 obblighi di firma. Tra i capi d’imputazione violenza, minacce, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, accensione ed esplosione pericolose. L’operazione scattata quest’oggi si riferisce all’occupazione degli uffici della GeoValsusa a Torino avvenuta il 24 agosto 2012. Nei mesi precedenti il movimento notav infatti aveva reso pubblico un dossier all’interno del quale si indagavano le ditte e i personaggi che sono implicati nella costruzione della linea ad alta velocità, tra cui alcuni soci della Geovalsusa, complice della devastazione e della militarizzazione del territorio della Val Susa. La campagna “C’è lavoro e lavoro” contro le ditte complici guidate da interessi affaristici e con brama di riempirsi le tasche con denaro pubblico, aveva portato a numerose azioni tra cui quella dell’occupazione dei locali della Geovalsusa srl di Torino, evidentemente mal digerita da parte della questura, particolarmente infastidita quel giorno di agosto e completamente colta impreparata di fronte all’azione dei notav. Un’altra operazione, quella di oggi, che ne svela ancora una volta il tentativo ridicolo di indebolire il movimento. Non è probabilmente un caso che la questura muova le sue pedine a pochi giorni di distanza dalla manifestazione di Lione del 3 dicembre. Come sempre, rappresaglie di questo tipo non daranno l’effetto sperato da procura e questurini che vorrebbero più notav in carcere, più deboli e più vulnerabili. Ancora una volta, Sarà Dura, ma per loro.