Il 2 Aprile è stata una giornata di attacco agli spazi occupati. Seguiranno aggiornamenti in attesa dei comunicati dei compagni.
MILANO – Apprendiamo che verso le 4 del mattino del 2 aprile 2014, le forze della questura hanno fatto irruzione nella Pizzeria Occupata. Due compagni sono riusciti ad accedere al tetto e stanno resistendo da oltre cinque ore, mentre altri occupanti – presenti all’interno della palazzina al momento dello sgombero – sono stati portati in questura. In concomitanza è stato effettuato lo sgombero di un’altro spazio liberato, il circolo di via Giambellino, occupato da circa 3 settimane.
aggiornamento del 3/04/2014
I ragazzi stanno benissimo, fumano e bevono in testa agli sbirri e agli operai che stanno
distruggendo pesantemente la pizzeria!
Sono molto contenti del corteo di ieri sera, gli ha dato molta forza.
Le bandiere NO TAV sventolano alte e fiere.
Il presidio permanete continua in piazza Napoli, chiunque vuole passi per salutare e portare solidarietà, come hanno già fatto in tanti ieri per tutta la giornata.
Oggi ci saranno le convalide o meni degli arresti, quindi
* ci si vede alle 19:00 in quartiere Giambellino per organizzarci e scambiarci voglie e progetti.
>> GIOVEDÌ 3 APRILE – ORE 19:00
APERITIVO MUSICALE IN VIA SEGNERI
davanti alla Base di Solidarietà sgomberata
Clara, Sarà, Fra, Nic Liberi subito!
Liberi Tutt*!
ascolta il contributo da Radiocane
TORINO – In mattinata i questurini sgomberano l’occupazione abitativa di via Cuneo, che da alcune settimane ospitava diverse famiglie.
segue da macerie
Sono passate da poco le 9 del mattino quando in via Cuneo compaiono le camionette. A quest’ora nella nuova casa occupata al civico 45 c’è poca gente, giacché gli abitanti sono in giro – chi ad accompagnare i bambini a scuola, chi dal dottore, chi per altre iniziative o impegni – e la polizia ne approfitta per iniziare l’assedio. I poliziotti in borghese passano subito dal tetto, neutralizzando ogni possibilità di resistenza, e da lì poi scendono a sfondare le porte degli appartamenti. La sproporzione numerica è enorme: a chiudere le vie intorno alla casa ci sono una decina di camionette, oltre al solito codazzo di agenti della Digos, funzionari e pezzi grossi del locale Commissariato. Nel giro di mezz’ora, all’angolo con via Cecchi, al di là delle camionette parcheggiate a chiudere la strada si forma un nutrito gruppone di gente che guarda, tra compagni, gente dell’assemblea contro gli sfratti del quartiere e gente indignata. Un’ora di comizi prima a voce e poi al megafono, slogan, alcuni passanti che urlano contro la polizia che butta in strada la gente. Inizia un blocco stradale a singhiozzo, poi in sessanta si parte per un breve corteo intorno all’isolato blindato con la celere dietro al culo che regala qualche spinta.
Finito il corteo, arrivano le notizie dagli sgomberati. Una compagna, portata in Questura all’inizio delle operazioni, viene rilasciata. Una famiglia rumena, che rifiuta subito “l’aiuto” delle forze dell’ordine viene fatta uscire dalla palazzina. Altre due famiglie, invece, vengono accompagnate dalle auto della polizia politica in via Leoncavallo, la sede degli assistenti sociali di zona, con la promessa di trovar loro “una sistemazione”. I poliziotti fan scendere la gente davanti al cancello, valigie alla mano, e subito vien fuori la verità: gli assistenti sociali non ne san niente e su due piedi offrono quattro giorni di ospitalità dalle suore per un nucleo familiare e per l’altro… niente, giacché il capofamiglia è residente in un’altra circoscrizione. Come sempre, sarà la solidarietà di quartiere garantire loro un tetto per questa notte.
BOLOGNA – Sgomberato tra le 7.30 e le 9.00 del mattino il Paglietta, lo spazio occupato lunedì 31 marzo dopo la sentenza dell’Op.Outlaw
LIVORNO – Sgomberata una palazzina occupata a scopo abitativo la scorsa settimana.