fonte: Radiocane
Una città sempre più sorvegliata e a misura di turista non poteva tollerare oltre una presenza anomala come quella di Villa Panico, mai del tutto assimilata dal quieto vivere cittadino e non allisciata ma ruvida contro guardie e fascisti. Una nuova inchiesta, denominata “operazione Panico”, ha così fornito il pretesto per mettere sotto sequestro lo spazio e per privare in vario modo della libertà alcuni dei suoi abitanti e frequentatori con varie accuse tra le quali spicca quella di “associazione a delinquere”. Un compagno fiorentino interessato da queste misure repressive ci racconta a caldo quanto accaduto in attesa di prossimi aggiornamenti.