Compagni e compagne.
La repressione la notte scorsa ha arrestato sei compagni “liberi” e due già prigionieri ed ha invaso le case di 33 compagni. Questa ondata repressiva ha colpito un’area del movimento anarchico.. l’area non ha responsabili e non ha portavoce, quindi ognuno si esprime secondo la propria coscienza ed è responsabile di quello che dice.
La repressione come sempre vuole spaventare e intimidire, vuole obbligarci a fermarci o a fare un passo indietro. Noi ringraziamo tutti quelli che ci hanno espresso solidarietà.. la solidarietà dei compagni è sempre utile e preziosa. Da parte nostra invitiamo i compagni e le compagne ad esprimere la loro solidarietà nel solo modo che noi riteniamo efficace. Compagni e compagne, sorelle, fratelli non dobbiamo permettere che la repressione raggiunga il suo scopo. Tutti insieme dobbiamo impegnarci a moltiplicare i nostri sforzi per rendere la lotta sempre più dura, efficace ed distruttiva contro ogni forma di potere.. naturalmente ognuno seguirà la propria coscienza e farà ciò che riterrà opportuno. Rispondere alla repressione vuol dire fare passi in avanti, solo così potremo aiutare i nostri compagni prigionieri. Un abbraccio a tutte e tutti.
Lello, “quello in carrozzina”