riceviamo e pubblichiamo:
Sabbato 22 febbraio si e’ svolto in una piazza centrale di Atene (Monastiraki), con la presenza di decine di compagni e compagne, un presidio di solidarieta’ con il movimento no-tav e per la liberazione dei 4 anarchici detenuti in Italia.
Dalle Alpi a Calcidica, dall’Italia alla Grecia ed ad ogni angolo del mondo capitalista, la lotta contro il capitale e gli stati continua!
Dalle Alpi…Il movimento No Tav, che ha preso il suo nome dal Treno di Alta’ Velocita, lotta contro la costruzione della linea ferroviaria che dovrebbe collegare Lyon in Francia con Torino in Italia. Questa opera si era provata di iniziare il 1991, ma il 2011 i lavori iniziano ad intensificarsi. Nel quadro della crisi economica, il dogma dello svillupo trova la sua applicazione e lo stato italiano ha definita questa opera come di “interesse strategico”, come un investimento per il quale non c’ e’ bisogno di nessun tipo di dialogo con le societa’ locali: espropri violenti delle terre, prezzi di biglietti altissimi per gli abitanti delle regioni, abolizione delle linee ferroviari normali e trasporti obbligatori con le linee Tav, grandi distruzioni ecologici nelle aree dalle quali passeranno le linee e naturalmente profitti solamente per i costruttori, la mafie e le grandi imprese, i prodotti dei quali si trasporteranno piu’ velocemente: e’ solo questo che offrira’ questa “opera di svilupo”.
Le societa’ locali non hanno visto mai con buon occhio questa opera. Dall’ inizio di questo affare negli anni 90, un movimento combattivo si e’ svillupato sia in Francia sia in Italia per il blocco di questo investimento, un movimento che si e’ cresciuto enormente durante gli ultimi anni, sopratutto al Val di Susa, a Piemonte di Italia. Un movimento multiforme, tanto per quel che riguarda la antropogeografia dei soggeti che lo costituiscono quanto per i mezzi di lotta usati da esso. Un movimento che lotta duro contro la sua reppressione violenta dalle numerosissime a armatissime forze poliziesche. Nel quadro della repressione e della criminalizzazione del Movimento No Tav, 4 anarchici si trovano imprigionati in stato di custodia cautelare, accusati per “terrorismo” in base agli articoli 280 e 280bis del codice penale italiano. Si tratta per i Chiara Zenobi, Niccolo’ Blasi, Claudio Alberto, Mattia Zanotti.
fino alle Skouries…
La distruzione totale in nome dello svillupo puo’ essere descritta con il miglior modo tramite l’ esempio delle Skouries a Calcidica: una foresta antica data nelle mani del capitale nazionale e multinazionale (al magnante greco Bobolas e alla multinazionale El Dorado Gold). Gli abitanti della regione continuano a lottare fin’ oggi contro il saccheggio della terra e lo stato di emergenza che irrompe con le sue forze speciali (Ekam) nelle loro case, imprigiona militanti e terrorizza una intera societa’, rendendola ostaggio negli ingranaggi del sistema giudiziario
…lo svillupo gocciola sangue
Dalla retorica di destra e socialdemocratica fino a quella della sinistra la parola “svillupo” detiene un ruolo centrale nell’ agenda per la gestione della crisi mondiale. “Esistono anche prove per il fatto che il livello dello sviluppo economico e’ un buon indice per il grado futuro del benessere economico”, ci assicura la Banca Mondiale. Quindi, lo sviluppo si e’ trasformato in uno schema ideologico con lo scopo di passare all’ immaginario collettivo l’ illusione del benessere economico e sociale.
Pero’ la realtà e’ molto diversa. Nell’ area dello stato gerco, nel sud europeo schiacciato dalla crisi, ma anche a livello mondiale, dietro la caccia (dei numeri) dello svillupo si trova solamente l’ intensificazione dell’ attacco violento dello stato e del capitale al uomo. Si trova l’ attacco alle conquiste politiche e lavorative, come anche la comercializzazione della terra, cioe’ l’ estensione della conquista dell’ ambiente da parte delle imprese nazionali e multinazionali.
la solidarieta’ internazionalista e’ la nostra arma!
Le montagne di Kakavos e delle Alpi possono sembrare lontane dalla metropoli, pero’ nelle lotte chi si danno in questi angoli del pianeta si condensano punti centrali delle resistenze sociali che si battono contro il cuore del dominio, e per questo vengono attaccate violentemente. Queste lotte si trovano molto vicino a noi, tanto vicino quanto ogni uomo e donna in questo pianeta che difende l’ ambiente naturale ne quale vive, che si batte contro l’ ordine dello sviluppo, che viene arrestato e imprigionato per questa sua scelta.
La solidarieta’ pratica quando oltrepassa i limiti stretti del luogo nel quale viviamo, quando prende carattere mondiale, puo’ alzare baricate contro il capitalismo, per mettere una volta per tutto fuori dalla storia questo sistema mondiale di sfruttamento degli uomini da altri uomini.
Solidarieta’ alla lotta No Tav in Italia e Francia!
Solidarieta’ con i militanti arrestati!
Anarchici-che, Solidali
Atene, 2.2014