fonte: Informa-azione
Segue una breve raccolta, assolutamente inesaustiva, di azioni di solidarietà con la resistenza No Tav. Appena possibile seguiranno aggiornamenti.
COLLEGAMENTO ALLA LISTA DEGLI APPUNTAMENTI INDETTI IL PRIMO MARZO 2012
Genova – La sera del 29 febbraio, un gruppo di solidali No Tav, composto da circa una trentina di persone, ha bloccato la partenza di un Frecciabianca. Prima di dileguarsi qualcuno ha infranto alcuni vetri del treno.
Roma – Riceviamo da mail anonima: “Nella notte del 28 febbraio, solidali alla lotta NO TAV hanno attaccato una sede del messaggero con vernice e scritta NO TAV. Che la lotta continui in tutte le sue forme e direzioni…
Nesun treno ad alta velocità ne in valle ne altrove
Liberi tutti e tutte!!”
Lecce – Il 28 febbraio una ventina di manifestanti No Tav ha occupato un binario nella stazione di Lecce bloccando un treno Frecciargento per Roma, partito con 50 minuti di ritardo. Dopo circa un’ora i manifestanti hanno liberato il binario per procedere in corteo per le strade della città
Ferrara – Apprendiamo dai media locali che nella notte tra il 27 e il 28 febbraio ignoti hanno dato fuoco al portone della sede locale di Unindustria. Tracciata sul muro la scritta “No Tav”.
Barcellona – Nella mattinata di mercoledì 29 febbraio alcuni solidali No Tav hanno organizzato un presidio davanti al consolato italiano. LA LUCHA NO TAV NO TIENE FRONTERAS! A SARÁ DÜRA!!!!!!
Paesi Baschi (Donostia) – Comunicato del presidio solidale con la lotta NO TAV e con Luca indetto il 3 marzo di fronte alla stazione di Renfe a Donostia, Paseo de Francia 22 [da culmine]
Il popolo NO TAV sta lottando da più di 20 anni contro la costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione. Una resistenza, nata in una piccola valle alpina, che è diventata un simbolo di forza e determinazione contro i perversi poteri del mercato.
Sabotaggi, azioni dirette, assemblee popolari e controllo diretto del territorio sono alcune delle strategie di resistenza del movimento, che è riuscito a restare unito nonostante tutti i tentativi di separazione e criminalizzazione che il sistema ha provato ad imbastire nei suoi confronti.
Le donne e gli uomini NO TAV hanno risposto ogni volta con più forza a tutti gli attacchi che lo Stato italiano ha effettuato per appropriarsi della loro terra, senza retrocedere di un solo passo dopo lo sgombero del campeggio resistente, noto come “Libera Repubblica della Maddalena”, o dopo l’ondata repressiva che ha sbattuto 25 compagni e compagne in carcere per aver cercato di frenare la costruzione di un’opera inutile e dannosa che obbedisce solo alla logia del profitto economico.
Il compagno Luca Abbá della Val Susa è gravemente ferito dopo esser caduto da un traliccio. Mentre un poliziotto cercava di farlo scendere con la forza, Luca ha ricevuto una scarica elettrica. Il suo stato di salute è grave per la scarica e la caduta, da circa 10 metri di altezza, e per il ritardo di oltre mezz’ora dei primi soccorsi. Il tutto è avvenuto all’interno delle proteste contro nuovi espropri in valle, nella mattinata del 27 febbraio.
LA LOTTA NO TAV NON HA FRONTIERE!
Lione – In pieno giorno, anonimi solidali d’oltralpe hanno imbrattato il consolato italiano e vergato scritte “No Tav” e “Forza Luca” [foto da culmine]
Parigi – Riceviamo e diffondiamo: “Martedì 28 febbraio, anche a Parigi c’è stata un’iniziativa di solidarietà con Luca e la lotta della Val di Susa. Uno striscione che recita “Solidarietà con la Val Susa. NO TAV” è stato affisso davanti alla Gare de Lyon, stazione da cui partono, tra gli altri, i treni per l’Italia. Sono stati inoltre distribuiti dei volantini per raccontare gli avvenimenti degli ultimi giorni in Val di Susa e ricordare le motivazioni di oltre vent’anni di lotta.
La resistenza della Val di Susa non è l’espressione di un malessere locale ma la manifestazione di un rifiuto radicale delle logiche economiche e politiche imposte da un sistema che sfrutta e distrugge territori e popolazioni.
Solidarietà a Luca e gli incolpati NO Tav!
Londra – Foto scattata il 18 febbraio scorso durante il corteo no borders a Piccadilly Circus.
Solidarieta’ a chi lotta!