[BRESCIA] Rivendicazione attacco alla scuola di polizia e comunicato della Cellula Anarchica acca

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Fonte Informa Azione

“Nella notte fra il 17 e 18 dicembre abbiamo messo un ordigno (di 8 kg di polvere)
alla “scuola” di polizia di brescia. Azione simbolica per fare danni materiali.
Abbiamo agito a quell’ora per non fare male a persone indiscriminatamente.
Con questa azione abbiamo aperto una nostra progettualità di attacco Anarchico
come Cellula anarchica acca (C.A.A)affini alla internazionale nera e ci aggiungiamo alla chiamata per l’azione per un DICEMBRE NERO.
Ci aggiungiamo a tale percorso perchè:
Ci piacie l’dea di un coordinamneto internazionale di anarchici per l’azione diretta.
La nostra idea di “complicita” va oltre i gruppi e i gruppuscoli.
Utilizziamo i mezzi che riteniamo opportuni, cercando la crescita nei minimi dettagli dell’azione. In questo senso questo atto come danni materiali è nullo, ma è importante nell’armare la nostra autorganizzazione i soprattutto adesso che sentiamo una grande rassegnazione fra gli anarchici in italia.
Abbiamo attaccato uno dei bracci armati dello stato.In questa “scuola” vengono istruiti sbirri di tutta italia e di altri stati.Questo è un piccolo segnale anche contro la guerra.
Solidarizziamo con le persone che lottano contro tutti gli stati e il capitale.
Il nostro pensiero è rivolto ai tanti compagni repressi , rinchiusi,torturati o uccisi nel presente e nel passato. In solidarietà a tutti i detenuti che lottano.
Questo è un segnale di complicità alle persone rinchiuse: Ad Alfredo per avere sparato ad Adinolfi, A Chiara (anarchica NO TAV)per l’attacco al cantiere, a Nicola Gai che ha gambizzato l’amministratore di ansaldo con Alfredo ed era il minimo che si meritava,a Nico anarchico NO TAV,………..
A monica e francisco che con semplicità e dignità resistono nelle galere spagnole.
A Tamara Sol che ci ha mostrato come si vendicano i compagni.
A nikos per il suo apporto semplice e umile a una chiamata per la lotta.
Ai compagni delle ccf.
Ai compagni che lottano in carcere e fuori.”

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Risposta al testo intitolato “sotto pressione”:
La spinta principale dell’azione non è la pressione che ci fa esplodere, ma la passione illimitata che libera.
Questo ci ha fatto armarci quella notte a Brescia: E’la passionè di provare a liberarci dallo sfruttamento, è quella di una vitta degna di essere vissuta, è quella per la libertà.
Sono passioni i desideri trasformati in azione,alcuni dei più meravigliosi gesti di vita davanti alla pervasiva banalità dello spettacolo. E’ questa la passione illimitata che è esplosa quella notte a Brescia.
Le domande che poniamo a chi ha scritto quel testo sono:

Le azioni non parlano da sole?

perchè parlare ora delle azioni?

Non ci è piaciuto leggere -” è questa la pressione esplosa nella notte a Brescia” di quell’azione, anche se detta in “buona fede”. Non l’abbiamo vissuta cosi.
Le azioni di per sè non parlano sempre da sole, questa ne è la prova.

Cellula Anarchica acca

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NOTA: il testo “sotto pressione” è probabilmente quello pubblicato su Finimondo

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