L’ennesima montatura giudiziaria nei confronti degli anarchici cade nella sentenza di appello. Cade l’accusa di associazione sovversivao. Un duro colpo per la PM Manuela Comodi, persecutrice di anarchici (è lei che ha seguito e segue varie operazioni contro le/i compagnx) e di tutti coloro che si ribellano a questo stato di cose. Non ci interessano i risultati della giustizia borghese piuttosto rivogliamo tuttx tra noi, perché nessuno rimanga solo nella lotta contro l’esistente. Un esistente tristemente rappresentato anche da questi zelanti tutori dell’ordine costituito che, per arrivismo professionale, egocentrismo smodato e uno stipendio d’oro, non esitano a chiedere 6 anni per una scritta su un muro.
riceviamo e diffondiamo:
Il Processo d’Appello per la cosiddetta operazione Brushwood si è concluso con una umiliante sconfitta per le tesi dell’Accusa, sostenuta dalla pm Manuela Comodi (quella che chiese 6 anni per una scritta su un muro e che ora è il pm dell’Operazione Ardire):
– Michele Fabiani (condannato a 3 anni e 8 mesi in primo grado, il pm ne aveva chiesti 9) è stato assolto per l’accusa di associazione sovversiva e condannato a 2 anni e 3 mesi per le minacce all’ex governatrice umbra Lorenzetti e per i danneggiamenti ai cantieri.
– Andrea Di Nucci è stato ASSOLTO DA TUTTE LE ACCUSE, in primo grado era stato condannato a 2 anni e 6 mesi (il pm ne chiese 8), ha trascorso un anno agli arresti.
– Dario Polinori è stato condannato a un anno (confermata la sentenza di primo grado, il pm ne aveva chiesti 6)
– Damiano Corrias, accusato solo di una scritta su un muro è stato condannato ad 11 mesi (in primo grado a 12 mesi, la Comodi in un attacco di pazzia chiese sei anni).
Per tutti è venuta meno l’associazione sovversiva con finalità di terrorismo.